Nota anche come dermatite del nuotatore, è un’arrossamento allergico causato da parassiti le cui larve vengono liberate in acque dolci (laghi e fiumi). Tali larve sono solite attaccare gli uccelli (anatre, cigni, oche, gabbiani etc.) che vivono in ambiente acquatico ovvero nei suoi pressi: per questo motivo, seppure non in grado di penetrare e parassitare l’organismo umano, possono attaccare le persone durante un semplice bagno, provocando appunto la reazione allergica.
I sintomi
Sebbene fastidiosi per le persone colpite, generalmente non costituiscono un serio pericolo per la salute dell’uomo. Le manifestazioni vanno da pizzicori, pruriti e bruciori sulla pelle che si presentano poco dopo essere entrati in acqua o anche dopo alcuni giorni fino alla manifestazione di piccole pustole rosse nelle 12 ore dall’avvenuto “attacco”.
Nella maggior parte dei casi i sintomi tendono ad attenuarsi e sparire spontaneamente in pochi giorni.
Nel caso in cui il fastidio sia ai limiti del tollerabile, le persone colpite possono trovare sollievo con compresse fredde, applicazione di gel contro il prurito o pomata a base di corticosteroidi. Nel caso di forti pruriti il medico può prescrivere l’assunzione di antistaminici.
Prevenzione / Buone prassi
Per la prevenzione si consiglia di:
- ungere la pelle con oli solari prima di fare il bagno e asciugare la pelle strofinando appena usciti dall’acqua;
- evitare bagni in acque in cui sono già stati registrati molti casi di questa dermatite;
- evitare di soffermarsi a lungo a riva e nelle acque basse;
- non dare il mangime agli uccelli nelle zone di balneazione: gli uccelli tendono ovviamente a concentrarsi dove trovano cibo più facilmente e la loro presenza fa aumentare il rischio di contrarre la dermatite del bagnante.