Giubbotto salva cuore, i test a Pisa
In fase di sperimentazione a Pisa il giubbotto salva cuore, i medici delle Aziende Ospedaliere del comune toscano hanno infatti investito 50mila € su questa novità che promette di essere in grado di salvare molte vite.
In realtà più che di un giubbotto si tratta di un sistema di defibrillatore e piastre che si applica al corpo tramite delle cinghie che lo rendono perfettamente aderente alla pelle.
Legato alla struttura, affatto invasiva, c’è un piccolo defibrillatore, una sorta di holter cardiaco, che, in caso di emergenza, invia scariche elettriche che alimentano la funzione cardiaca.
Non solo, contemporaneamente all’azione sul corpo, vengono inviati al medico curante tutti i dati monitorati, egli quindi può intervenire a distanza e seguire l’evolversi della situazione.
L’unica attenzione da prestare per la manutenzione del dispositivo è che questo non si bagni, per il resto lo si può tenere anche durante il sonno.
E’ uno strumento pensato per tutti quei pazienti che non sono in grado di sopportare un pacemaker o non sono in grado di seguire altre indicazioni terapeutiche.