Le conseguenze del freddo per la cervicale
In un periodo così freddo come quello che stiamo attraversando una delle parti più esposto a conseguenze e malanni è la cervicale perché le temperature rigide favoriscono contratture e irrigidimento muscolare.
I dolori provocati dalla cervicale vengono spesso sottovalutati o, peggio, non si considera che alcuni malanni possono essere provati da questa particolare zona del nostro organismo.
Spesso può capitare che nausea, mal di testa, vertigini possono essere causati dalla cervicalgia soprattutto se questa è a sua volta conseguenza di traumi.
Oltre che da eventi traumatici le patologia della cervicale possono essere dovute tipicamente a sforzi o a un cattivo allineamento posturale tra capo, collo e spalle mantenuto per tanto tempo.
Prima di prendere qualsiasi farmaco è bene verificare che si stia curando la patologia corretta, quindi in caso di dubbio è bene effettuare delle radiografie analogiche o digitali per verificare che effettivamente i nostri problemi derivino dalla cervicale.
Tipicamente è una patologia che può essere curata con creme e cerotti antinfiammatori o, per i dolori più forti, vengono prescritte delle pillole che però vanno prese per periodi brevi, massimo 10 giorni, perché, di solito, sono molto forti e possono avere effetti collaterali notevoli.
Inoltre assumere un farmaco per brevi periodi evita il cosiddetto effetto assuefazione, cosa che fa sì che poi il principio attivo del medicinale sia meno efficace sul lungo termine.
Un consiglio sempre prezioso, sia nel caso di eventi sporadici che in caso di dolore forte e costante, è quello di evitare, nei limiti del possibile, l’immobilità e affidarsi anche ai massaggi con manipolazioni effettuate da professionisti del settore.