Prevenzione problemi cardiaci, ricerca sulle cellule endoteliali
Nuove probabili frontiere per la prevenzione degli attacchi cardiaci, grazie ad uno studio sulle cellule Endoteliali, dalle quali potrà essere possibile analizzare problemi cardiaci gravi e imminenti ai pazienti.
Lo studio, pubblicato su Scripps Translational Science Institute da Eric Topol, è in fase di sviluppo e prevede appunto la possibilità, tramite un test sulle cellule di aumentare potenzialmente le fasi preventive appena prima di un problema cardiaco grave.
Ancora in fase di sviluppo, lo studio ha suscitato numerosi pareri positivi a riguardo e qualche punto interrogativo; il metodo descritto per l’analisi di tali problemi consiste nell’aver controllato il sangue di 50 persone in codice rosso in pronto soccorso con problemi cardiaci.
Quello che emerge è che nei pazienti con infarto, le cellule Endoteliali in circolo nel sangue risultano oltre 400 volte maggiori dei pazienti sani. Di solito, si legge nell’articolo, queste cellule non circolano nell’uomo in queste quantità ma restano attaccate alle pareti arteriose. L’individuazione di questo rilascio fa pensare come questa irregolarità potrebbe essere “descrittiva” e potrebbe indicare l’imminente aggravarsi delle condizioni del paziente.
Le critiche tuttavia, puntano sul fatto che, le analisi svolte durante la ricerca, sono state effettuate su pazienti già infartuati e quindi con anomalie generali già in atto.
Il modificarsi dei valori non potrebbe rappresentare una reale variabile per una corretta analisi per prevenire patologie cardiovascolari tuttavia rappresenta uno spunto verso un’analisi predittiva sempre più semplice e repentina che porterà a nuovi test nel futuro proprio in questo senso.