Stanchi e nervosi dopo le vacanze? Occhio alla tiroide
Al rientro dalle vacanze è possibile riscontrare dei sintomi che rappresentano importanti campanelli d’allarme per chi soffre di disfunzioni tiroidee e non lo sa. Ad allertare circa i problemi alla tiroide, soprattutto dopo una vacanza “sbagliata”, è il prof. Adriano Redler, direttore del Dipartimento Assistenziale Integrato di Chirurgia Generale “R. Paolucci” del Policlinico Umberto I di Roma che invita coloro che notano dei cambiamenti nell’umore o nelle reazioni del proprio fisico a stanchezza, cibo e sonno a rivolgersi a degli specialisti.
Il cattivo funzionamento della tiroide può incidere molto sulla qualità della vita visto che questa ghiandola produce ormoni che regolano il metabolismo, per questo è importante effettuare dei controlli alla tiroide qualora si ritenga necessario.
Ma perché tante raccomandazioni proprio dopo le vacanze? Perché una vacanza non adatta a chi soffre di disfunzioni tiroidee può accentuare i disturbi.
Chi è affetto da ipertiroidismo (la tiroide lavora più del necessario) non dovrebbe ad esempio esporsi troppo allo iodo che si respira nelle località di mare poiché questo stimola ulteriormente la tiroide portando problemi di insonnia, nervosismo ed eccessivo dimagrimento. Al contrario chi ha una tiroide più “pigra” ed è affetto da ipotiroidismo dovrebbe approfittare di una vacanza al mare e praticare una moderata attività fisica per stimolare la ghiandola.
Se di ritorno dalle vacanze si notano dei cambiamenti evidenti, ad esempio si dimagrisce o si ingrassa con particolare facilità oppure si dorme poco è bene, consiglia il professor Redler, fare degli esami specifici per verificare che l’attività tiroidea rientri nella norma.