Uno studio rivela capacità curative delle prugne per l’osteoporosi
Il British Journal of Nutrition ha pubblicato un recente studio che dimostra come le prugne secche in menopausa possano aiutare a combattere e prevenire l’osteoporosi. Lo studio, condotto in America da Bahram Arjmandi della Florida State University di Tallahassee ha coinvolto 100 donne di età adulta in post-menopausa per un periodo di un anno. A 55 delle 100 donne, è stato richiesto di consumare almeno 100 grammi di prugne secche al giorno mentre alle restanti 45 la stessa quantità di mele.
Al termine del tempo di sperimentazione, è emersa una differenza tra le consumatrici di prugne e le consumatrici di mele secche, con un notevole miglioramento della densità minerale ossea per le donne che avevano consumato costantemente il piccolo frutto scuro.
Secondo lo studio, le particolarità del frutto e le proprietà per prevenire l’osteoporosi risiedono proprio nel fatto che le prugne limitano il riassorbimento osseo che, con il passare degli anni in corrispondenza dell’età avanzata è maggiore della crescita.
Le prugne sono conosciute proprio per le sostanze contenute, ricche di antiossidanti in grado di contrastare l’invecchiamento delle cellule spiegano gli studiosi e, nonostante abbiano proprietà lassative, restano comunque estremamente consigliate dai dottori anche perché molto energetiche e depurative.
L’esperimento apre quindi nuove speranze per combattare il rischio osteoporosi nelle donne in menopausa con un ottimo risultato che ha convalidato l’importanza dell’assunzione delle prugne (ricche di vitamina A) in concomitanza delle cure cariche di vitamina D e calcio, indispensabili per il controllo della malattia.