Quali sono i vantaggi della Risonanza Magnetica Aperta?
Volevo sapere quali sono i vantaggi e in che cosa si distingue la risonanza magnetica aperta rispetto al classico macchinario a tubo.
“Una delle caratteristiche principali della risonanza magnetica aperta è quella di essere adatta alle persone che soffrono gli spazi chiusi, che sono impaurite dalla risonanza chiusa, che soffrono di claustrofobia. Sembra un dettaglio, un’osservazione più familiare che medica, ma non lo è. Non poche sono infatti le persone che eviterebbero se possibile di restare chiuse nel tubo, persone alle quali la possibilità di sottoporre a diagnostica solamente la parte del corpo interessata può comportare sollievo e benessere.
La risonanza aperta permette di analizzare esclusivamente l’arto, la parte del corpo richiesta, comporta quindi movimenti dei pazienti più agili, un’assistenza visibile e presente dell’operatore. Le patologie per la diagnostica delle quali può essere utilizzata, affiancandosi ovviamente se prescritto a qualunque altra diagnosti sia stata stabilita dal medico curante e dallo specialista, sovente alla TAC per esempio, sono osteoarticolari, artropatie, infiammazioni delle articolazioni, quindi indagini sull’intero apparato muscolo-scheletrico.
Consente per esempio di entrare nel campo dello studio di patologie sia post traumatiche che degenerative, della spalla dolorosa, di meniscopatie, lombalgie e patologie a carico dell’area lombare, o ancora risulta molto indicata per il polso e le caviglie che data l’apertura della macchina e la facilità di movimento del paziente possono essere visionati con comodità.
Un’ottima soluzione diagnostica quindi, agile, e che per concludere data la propria versatilità, può essere particolarmente indicata per persone anziane, persone che abbiamo difficoltà nei movimenti, oppure per i più piccoli, per i bambini.
In ultimo un’avvertenza. Come ogni risonanza magnetica, è opportuno ricordare che anche la risonanza aperta non può essere utilizzata da portatori di protesi ferromagnetiche, neurostimolatori, pacemaker”.